giovedì 21 ottobre 2010

Diario di Bordo Stoccolma - Helsinki



H. 14. circa…
Volo Stoccolma – Helsinki
Temp esterna: -47 gradi
Siamo sopra Mariehiae con tutti i puntini lettere strane… che tradotto sono certa che ha un nome più logico.
A stoccolma ho dovuto fare il giro turistico dell’aereoporto (poi sono convinta che Jorg o fredrick avesse la patente nautica invece di quella da pilota aereo) non mi hanno fatto il biglietto per Helsinki, non potevano dice, e neanche portare la valigia. Quindi ho ritirato il bagaglio, fatto check out, preso autobus per il terminal giusto, ovviamente dalla parte opposta dell’aereoprto, fatto check in bagaglio, fatto biglietto, fatto il controllo passaporto, cercato gate giusto e imbarcata.
Ho notato che il controllo passaporti varia molto da paese a paese…. Controllo in Italia: passi la borsa nel rullo e passi te sotto i raggi- non suona nulla. Controllo in Svezia … passi la borsa nel rullo e passi te sotto i raggi- Suona tuttooooooooo, levi la cintura e suona, togli orecchini e gioielli e suona. Arriva l’unico uomo non biondo e non figo della Svezia che ti tocchicchia tutta e continua a suonare tuttooooo e nn sai perché. Già ti immagini il guanto bianco e inizi a toglierti quel poco che ti rimane addosso sudando freddo… mi ha visto il piede bendato e me lo ha pigiato tutto per vedere che sotto non ci fosse nulla. Grazie Svedese moro, tanto non fa male, no… Alla fine nonostante continuassi a suonare mi lasciano andare. Arrivo sull’aereo, l’ hostess (A mio avviso di nome Ula) mi dice che ho il posto presso l’uscita di sicurezza quindi devo leggere bene le istruzioni. E mi torna in mente che sono nel paese dell’Ikea…
Praticamente mi ha detto “hai il potere. Fanne buon uso.” Io posso decidere, in caso di emergenza, di non aprire la porta e far schiattare tutti… ahahahahhahahahhahaha (risata diabolica). Oppure, di aprire il portellone durante il volo e fare l’effetto aspirapolvere!!!! Ahahahahha.
Non farò niente di ciò chiaramente. Però a volte mi diverte immaginarmi una pazza isterica o ipotizzare che il posto all’uscita di sicurezza sarebbe potuto toccare a un vero pazzo isterico.
Il comandante si chiama Bokkelogaaalliiiiittilaa.
A Helsinki la gente è cordiale e allegra; tutti hanno iniziato a farmi “HEY!” e io, che ho un animo molto rapper ho risposto “Yo!” e mi è piaciuto questo scambio di saluti molto giovanil-international. Invece come già sapevo ma avevo rimosso… Hey vuol dire Buongiorno.

1 commento:

  1. no ma dillo che un pò ti abbiamo convinto noi a bloggare a "dddu" mani!!!! da quando abbiamo iniziato non ci si ferma più anche se ancora non sono molto esperta dell'estetica e delle funzioni del mio blog è già un piccolo bimbo da accudire giornalmente! e ti ci affezioni sul serio!
    Brava troppo carino il racconto! Voglio le ciane o gli indizi!
    baci

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